Cosa sono?
Le verruche sono lesioni cutanee di natura virale dovute ad un particolare virus il papillomavirus (HPV).
Si riconoscono un centinaio di diversi tipi di HPV, ciascuno con una particolare preferenza per una determinata area anatomica anche se caratteristica comune è la predilezione ad “annidarsi” nei distretti della pelle e delle mucose.
Come si presentano e quali sono i sintomi?
Le infezioni da HPV si manifestano prevalentemente nei bambini in età scolare e nei giovani adulti.
Le manifestazioni cutanee e mucosali sono a carico di:
- dorsi delle mani: (più raramente sui palmi) si presentano come escrescenze iespessite biancastre-rosee dalle dimensioni variabili, da pochi mm a quasi 1 cm di diametro;
- piante dei piedi (sono le più difficili da trattare):– quelle semplici → si presentano come lesioni tondeggianti alle volte anche profonde, dai margini netti e dalla superficie indurita (ed eventualmente picchiettata di puntini nerastri dovuti ai capillari occlusi dalla crescita intensa delle cellule della pelle)- quelle a mosaico → sono lesioni superficiali di piccole dimensioni, che tendono a confluire in un’unica placca dura. Non risultano dolenti;
- Volto, dorso delle mani e ginocchia: sono zone tipiche delle verruche piane, sono lesioni appena rilevate, lisce e di colore roseo-giallastro che si caratterizzano per avere una disposizione lineare;
- zona della barba: le cosidette verruche filiformi, frequenti nei maschi e per l’appunto caratterizzate nella zona della barba;
- regione genitale: ( in particolare sul pene dell’uomo e nel vestibolo della vagina nella donna) si trasmettono sessualmente; si presentano come piccoli rilievi molli, biancastri, spesso multipli, che possono confluire in placche di dimensioni più grandi. Sono conosciuti come condilomi acuminati e sono dovute a tipi di HPV che sono in grado, in alcuni casi, di causare il tumore della bocca, della gola o dei genitali.
Le verruche sono contagiose. Dal momento che la loro diffusione avviene in genere tramite contatto prolungato o ripetuto, molto spesso la trasmissione si verifica da un’area all’altra del corpo, ma può anche avvenire da una persona all’altra. Solitamente, la diffusione avviene quando è presente una lesione della pelle, ma quest’ultima può essere estremamente piccola, e quando le difese dell’ organismo contagiato sono vulnerabili.
Nella maggior parte dei casi, le verruche non sono pericolose, ma possono essere molto fastidiose.
Come curarle?
L’approccio al trattamento con:
- medicina convenzionale:* CEROTTI e SOLVENTI CHIMICI:sagomati ed imbevuti di soluzioni di acido salicilico, acido lattico e/o di acido tricloroacetico, per il trattamento delle verruche non dolorose;
Il trattamento con cerotti e soluzioni applicati quotidianamente va effettuato fintanto che non venga eliminata la verruca.
* TRATTAMENTI TOPICI:generalmente sono trattamenti estesi per diverse settimane (circa 3 settimane) a base di applicazioni locali come crema a base di tretinoina o di 5-fluorouracile (questa potrebbe dare iscurimento della cute durante l’utilizzo) al momento di coricarsi oppure bendaggio con soluzione al 17% di acido salicilico.
* CRIOTERAPIA:è possibile trovare in farmacia preparati a base di dimetiletere e propano che congelano la verruca e ne consentono il distacco in circa 14 giorni; generalmente si applicano per trattare verruche comuni plantari, filiformi e sottoungueali delle mani di piccole dimensioni (massimo 5cm). Spesso sono necessari numerosi trattamenti a intervalli mensili, specialmente per escrescenze di grandi dimensioni. Nel caso di verruche ostinate, di maggiori dimensioni o infiltrate in modo importante nella pelle è consigliato ricorrere ad un professionista qualificato per un trattamento di congelamento mediante idrogeno liquido; solitamente, non è necessario anestetizzare l’area interessata, ma il congelamento senza anestesia potrebbe essere troppo doloroso per essere tollerato dai bambini.
* CHIRURGIA O LASER: se la verruca è molto grande e non viene risolta con le precedenti terapie è utile e risolutivo l’asportazione chirurgica o laser effettuata da uno specialista in idonee strutture.
- medicina omeopatica:
Nell’approccio omepatico delle verruche si distingue un trattamento “sintomatico” ovvero ricorrendo a rimedi quali: antimonium crudum, dulcamara, nitricum acidum, associato ad un trattamento “di fondo” con rimedi quali: calcarea carbonica, thuya; solitamente si utilizza thuya occidentalis gribuli un tubo dose alla settimana in associazione con un rimedio sintomatico da assumere tutti i giorni, per almeno due mesi consecutivi.
- medicina naturopatica:consigli dietetici:
alimenti consigliati Seguire una dieta equilibrata , basata su carne magra, pollame, pesce pescato in mare, uova fresche, latticini “magri” e fermentati biologici, latte d’avena, germogli di soia e legumi (consumati esclusivamente associati ai cereali integrali).
Incrementare il consumo di cibi ricchi in bioflavonoidi (come limoni, uva, prugne, pomplemo, albicocche, ciligie e frutti rossi e grano saraceno) di beta-carotene (come nespole, albicocche, anguria, melone, frutti rossi, papaia, mango, asparagi, broccoli, carote, cavolo, lattuga, indivia, spinaci, zucca gialla e patate dolci americane) e di vitamina E (semi oleosi, cereali, frutta ed ortaggi).
Aumentare l’assunzione di PABA [è l’acronimo di acido para-amminobenzoico.
Il PABA è uno dei fattori vitaminosimili; è anche volgarmente noto come vitamina B10, in virtù della sua importanza nella sintesi dell’acido folico(vitamina Bc o B9), privilegiando uova, germe di grano e lievito di birra.
Integrare la dieta con i polifenoli che si trovano nella frutta e nella verdura fresca, nel tè verde, nel vino rosso (sempre che si possa tollerare e che sia di origine bio) e nell’olio extravergine d’oliva.
Alimenti da evitare Eliminare (fino alla scomparsa dei sintomi) lo zucchero(saccarosio) e gli alimenti che lo contengono, le preparazioni a base di farine raffinate, i salumi e gli insaccati (per la presenza di nitriti e dei nitrati) i formaggio e i vegetali non biologici, la caffeina, i prodotti dei fast food, gli alcolici, i piatti pronti ( inclusi quelli surgelati), i prodotti industriali in quanto contengono additivi e/o conservanti oltrechè acidi grassi insaturi (trans) , la carne ed il pesce di allevamento per la presenza di residui di pesticidi, fertilizzanti e farmaci.
integrazione alimentare:
Complesso B in un’unica somministrazione al mattino, prima di colazione, vitamina C, triptofano, selenio, zinco, olio di fegato di merluzzo (2g al giorno), enzimi proteolitici, coenzima Q10 ( mg al giorno).
- medicina fitoterapica:Comerimedi principali per accelerare il processo di guarigione e per contrastare l’azione virale:
alfa-alfa o medicago sativa estratto fluido (20gocce, diluite in poca acqua, due volte al giorno sotto la lingua), tea tree oil e estratto di semi di pompelmo, fitofarmaci associati con ribes nigrum nelle forme acute e con artiglio del diavolo se si lamenta anche dolore nella zona interessata.
Per aiutare ad alleviare i sintomi, può essere utilizzato l’estratto fluido di agrimonia eupatoria, nella dose di 30 gocce, tre volte al giorno, diluite in 100ml di acqua minerale naturale, oppure n spremuta di pompelmo rosa, circa 30 minuti prima dei pasti principali.
Per stimolare le difese naturali è consigliabile assumere il gelsemium sanguineum ( o sanguinaria), sotto forma di estratto fluido, nella dose di gocce al giorno, due volte al giorno, lontano dai pasti così come ricorrere all’assunzione di fitocomposti a base di eleuterococco, echinacea, tea tree oil, semi di pompelmo, oltreché vitamina D vegetale, almeno per 2/3 mesi.
Per aiutare a tenere sotto controllo il disturbo può essere associata, ai preparati fitoterapici, una triade di rimedi oligoterapici comporta da Rame-Oro-Argento, 1 monodose due volte a settimana (per esempio il lunedì e il giovedi).